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«Ora il vero rischio della nostra città – come della cultura occidentale – è di rassegnarsi a vivere dentro una cultura incapace di dare un assetto sensato al nostro convivere, che non sia la mera esaltazione della libertà individuale. Una cultura che intende dispensare l’uomo dalla ricerca di un senso della vita. La rassegnazione, la de-moralizzazione, l’avvilimento del cuore che ne derivano, possono essere fatali, perché ci portano a pensare che ciascuno di noi è impotente di fronte ai grandi poteri e meccanismi economici e finanziari.
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    Quali sono le dimensioni fondamentali della verità circa l’uomo concreto, quella verità che preme dal fondo della nostra coscienza individuale e che sola può fare risorgere la nostra città ?
    - La persona umana è persona-uomo e persona-donna. Il matrimonio e la famiglia si radicano in questo mistero della nostra umanità . Voler ignorare questa semplice verità circa l’uomo concreto, neutralizzando dal punto di vista etico femminilità e mascolinità ; negando il significato morale proprio del corpo e dei comportamenti che ad esso si riferiscono, significa correre il rischio di scardinare millenni di civiltà .
   - La "catena generazionale" mediante la quale ogni generazione trasmette all’altra semplicemente la propria umanità . (…) Vigiliamo, noi adulti, perché non si interrompa la catena; perché non accada di lasciare figli spiritualmente senza padre/madre. L’afasia educativa dei genitori causa l’afasia spirituale dei figli.
- La terza dimensione della verità circa l’uomo è il lavoro. Ma è sommamente ingiusto che i giovani non trovino accesso al mondo del lavoro. Stiamo correndo, a causa di questo, un grave rischio: farli sentire "superflui" e come "sovrannumerari", una generazione di cui la società , alla fine, non sa che farsene. E così commettiamo nei loro confronti il peggiore dei furti: li derubiamo della speranza.
    - L’ultima – ma non d’importanza – dimensione dell’uomo concreto è il rapporto di cittadinanza: l’essere con l’altro nella stessa città . Abitare non solo materialmente nella nostra città , dipende dalla responsabile partecipazione di ciascuno alla sua vita. La crisi della nostra città è spirituale, e spirituale potrà essere solamente la sua ripresa.
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